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VIAGGI INCONTINENTI
Questo balletto è la fine del mondo
piace a tutti, ce l'hai in testa in un secondo
le code di paglia, le nasconde bene
la gente lo sa, la canta, la gente per bene
Acquisto un folletto per pulire la mia soul
non l'attrezzo, vago, per selve che non so
il barbuto mi dice, non basta la magia
torno a casa da Lee Sa A.I. dalla tecnologia
Gpt mi dice, che cazzo stai facendo?
a un algoritmo chiedi il senso della vita?
quarantadue preghiere mi chiedi di inventare?
per cercare la tua fede, vai prima a...
Dalla toilette rispondo a tutti i tuoi messaggi
quanti i miei compagni di viaggio incontinenti
mi tengono la mano, l'altra regge il vino
fumano i contorni e pipì nel lavandino
Provando ad intuirci ci siamo ascoltati male
magari dal gabbiotto esce qualcosa di speciale
un suono un verso un fiore un filamento d'infinito
un porco che rimbalza nella tromba delle scale
Questo è il balletto della fine del mondo
piace a tutti, dà alla testa in un secondo
l'idea che la fine di ogni movimento
coincida col suo inizio, ora, in questo momento
piace a tutti, ce l'hai in testa in un secondo
le code di paglia, le nasconde bene
la gente lo sa, la canta, la gente per bene
Acquisto un folletto per pulire la mia soul
non l'attrezzo, vago, per selve che non so
il barbuto mi dice, non basta la magia
torno a casa da Lee Sa A.I. dalla tecnologia
Gpt mi dice, che cazzo stai facendo?
a un algoritmo chiedi il senso della vita?
quarantadue preghiere mi chiedi di inventare?
per cercare la tua fede, vai prima a...
Dalla toilette rispondo a tutti i tuoi messaggi
quanti i miei compagni di viaggio incontinenti
mi tengono la mano, l'altra regge il vino
fumano i contorni e pipì nel lavandino
Provando ad intuirci ci siamo ascoltati male
magari dal gabbiotto esce qualcosa di speciale
un suono un verso un fiore un filamento d'infinito
un porco che rimbalza nella tromba delle scale
Questo è il balletto della fine del mondo
piace a tutti, dà alla testa in un secondo
l'idea che la fine di ogni movimento
coincida col suo inizio, ora, in questo momento
IL COSMO E LA CREATURA
I shall not, I shall not be moved
I shall not, I shall not be moved
Like a tree standing by the water
I shall not be moved
A che fermata stanno le Sue voglie passeggere
Dove scenderà
A che ora passa il tram dell'emozione
Me lo dica
A che temperatura evaporano i Suoi occhi
Nella nuvola
A che quota perde i sensi e guadagna in stima e bei racconti
Quanto bene la demenza Le fa
A che ritmo batte il batacchio sulla botte sembra un picchio
Quanto corallo per dimenticar
A che livello di consapevolezza Lei si potrà aggrappare
Perché io mi commuova, la mia bellezza, Creatura
Non si spiega
I shall not, I shall not be moved
Like a tree standing by the water
I shall not be moved
A che fermata stanno le Sue voglie passeggere
Dove scenderà
A che ora passa il tram dell'emozione
Me lo dica
A che temperatura evaporano i Suoi occhi
Nella nuvola
A che quota perde i sensi e guadagna in stima e bei racconti
Quanto bene la demenza Le fa
A che ritmo batte il batacchio sulla botte sembra un picchio
Quanto corallo per dimenticar
A che livello di consapevolezza Lei si potrà aggrappare
Perché io mi commuova, la mia bellezza, Creatura
Non si spiega
The Campfire Experience
watch in the dark and full screen
NATALE DELLE FORMICHE
My crazy friends sing "La marcia delle formiche" together ♥
La macchiniña (lascia lei prendi me)
Io non sono io non sono andata a scuola
Ma più di lei più di lei più di lei sono brava
Io lo so si lo so che canto troppo e il tempo vola
Con chi mi piace e mi tratta bene non sono cara
Prendi me, lascia lei, fammi fare un giro e poi vedrai
Si dice che i motori e le donne provochino dolori
Non titubare vieni pure a provare la mia guida
Ti accorgerai, le nuove esperienze sono salutari
Perdere e ritrovare il tracciato è una sfida
Gli occhi miei sono due fari e nella notte camminano
A fianco a chi si è perso oppure preferisce perdersi
Lungo la via, tante ombre che appartengono a qualcuno
Ma il possesso è relativo, le notti lontani universi
Prendi me, lascia lei, fammi fare un giro e poi vedrai
Prendi me, lascia lei, fammi fare un giro poi giudicherai
Io lo so io non sono io non sono andata a scuola
Ma ho un dono per la fisica e ti insegnerò
Supererai tutte le curve con una capriola
Vivere è facile per chi è semplice, ricorda
Io ti aspetterò
Ma più di lei più di lei più di lei sono brava
Io lo so si lo so che canto troppo e il tempo vola
Con chi mi piace e mi tratta bene non sono cara
Prendi me, lascia lei, fammi fare un giro e poi vedrai
Si dice che i motori e le donne provochino dolori
Non titubare vieni pure a provare la mia guida
Ti accorgerai, le nuove esperienze sono salutari
Perdere e ritrovare il tracciato è una sfida
Gli occhi miei sono due fari e nella notte camminano
A fianco a chi si è perso oppure preferisce perdersi
Lungo la via, tante ombre che appartengono a qualcuno
Ma il possesso è relativo, le notti lontani universi
Prendi me, lascia lei, fammi fare un giro e poi vedrai
Prendi me, lascia lei, fammi fare un giro poi giudicherai
Io lo so io non sono io non sono andata a scuola
Ma ho un dono per la fisica e ti insegnerò
Supererai tutte le curve con una capriola
Vivere è facile per chi è semplice, ricorda
Io ti aspetterò
SEI FELICE?
se sei felice sei felice se sai di felce sei felice
in un'isola deserta di grattacapi
all'ombra di una palma, brezza e cielo blu
ascolto il battito del mio cuore
è così felice, così sereno
non mi manca neanche il vino
sento che qualcosa è cambiato
la brezza si è fatta vento e soffia
via l'isola e la pace, in un’onda
anomala per il contesto, ma io resto
se sei felice sei felice se sai di felce sei felice
in cerca del mio vino mi sono perso
in questa selva di gambe e gomiti selvatici
fra felci e pulci e more e spine
è così difficile, non scompigliarsi
i capelli
mi tuffo nel lavoro come un delfino
imparo evoluzioni e versi da capogiro
sono straordinari i miei colleghi
mi guardano, applaudono
loro sorridono, perché io no?
sento che qualcosa migliora
syràh questo vento d'amore
pollini assortiti e calore
ora scrivo sui faggi anche in rima
che bella la vita quando la temperatura del corpo sale
un'infezione per dire che non sei morto per ora
se fa solo un po' bene fa solo un po' male
in un'isola deserta di grattacapi
all'ombra di una palma, brezza e cielo blu
ascolto il battito del mio cuore
è così felice, così sereno
non mi manca neanche il vino
sento che qualcosa è cambiato
la brezza si è fatta vento e soffia
via l'isola e la pace, in un’onda
anomala per il contesto, ma io resto
se sei felice sei felice se sai di felce sei felice
in cerca del mio vino mi sono perso
in questa selva di gambe e gomiti selvatici
fra felci e pulci e more e spine
è così difficile, non scompigliarsi
i capelli
mi tuffo nel lavoro come un delfino
imparo evoluzioni e versi da capogiro
sono straordinari i miei colleghi
mi guardano, applaudono
loro sorridono, perché io no?
sento che qualcosa migliora
syràh questo vento d'amore
pollini assortiti e calore
ora scrivo sui faggi anche in rima
che bella la vita quando la temperatura del corpo sale
un'infezione per dire che non sei morto per ora
se fa solo un po' bene fa solo un po' male
Orizzonti
Non ti dimenticherò, il buio calerà, ti riconoscerò
A volte giro la testa e, un nuovo mondo a me si mostra
Cerco e chiedo al vigile: scusi, la via per casa, la più facile
Non ti lascerò, la notte arriverà, difenderò
Noi, le passeggiate e poi, i vecchi racconti
Ricordi le panchine lungo il fiume?
Il tuo profumo, la tua voce da sempre il mio sentiero di pace
Le tue mani, i tuoi azzurri placheranno ancora tutti i miei affanni
Quando il vento mi avvolgerà e nei suoi colori il senno fuggirà
Ti prometto compagna mia, celerò il tuo viso alla follia
Non ti lascerò, la notte arriverà, difenderò
Noi, i risvegli e poi, progetti e sogni
Ricordi lenzuola stese al sole?
Il tempo passa e te ne accorgi, da quanta nebbia hai nelle mani
Ogni giorno guardo il calendario e penso, certo lo aggiornerò domani
Non ti lascerò, il buio calerà, difenderò
Noi, le corse sui prati e poi, risate e pianti
Ricordi gli orizzonti lontani?
A volte giro la testa e, un nuovo mondo a me si mostra
Cerco e chiedo al vigile: scusi, la via per casa, la più facile
Non ti lascerò, la notte arriverà, difenderò
Noi, le passeggiate e poi, i vecchi racconti
Ricordi le panchine lungo il fiume?
Il tuo profumo, la tua voce da sempre il mio sentiero di pace
Le tue mani, i tuoi azzurri placheranno ancora tutti i miei affanni
Quando il vento mi avvolgerà e nei suoi colori il senno fuggirà
Ti prometto compagna mia, celerò il tuo viso alla follia
Non ti lascerò, la notte arriverà, difenderò
Noi, i risvegli e poi, progetti e sogni
Ricordi lenzuola stese al sole?
Il tempo passa e te ne accorgi, da quanta nebbia hai nelle mani
Ogni giorno guardo il calendario e penso, certo lo aggiornerò domani
Non ti lascerò, il buio calerà, difenderò
Noi, le corse sui prati e poi, risate e pianti
Ricordi gli orizzonti lontani?
Filo rosso
Dalle tue dita
Dalle dita della tua mano
Un filo rosso
Invisibile, ineludibile, intangibile, c'è
Ma io lo sento, in questo momento
Mentre cammini con me e si fa sera
E un vento dolce, canta:
"Ricorda chi sei, stella e brucia!"
Questa mia vita
La plasmo come voglio io
Con te vicino
Mi comprendo, mi accetto, mi amo di più
E il vento dolce canta:
"Ricorda chi sei, stella e brucia!"
Dalle mie dita
Dalle dita della mia mano
Un filo rosso
Come un gomitolo di parole
Ora si adagia e se ne va
Tutto si muove, e cambia, echi nella nebbia
È la tua voce il mio sentiero e sono in salvo
E un vento dolce, canta:
"Ricorda chi sei, stella e brucia!"
Dalle dita della tua mano
Un filo rosso
Invisibile, ineludibile, intangibile, c'è
Ma io lo sento, in questo momento
Mentre cammini con me e si fa sera
E un vento dolce, canta:
"Ricorda chi sei, stella e brucia!"
Questa mia vita
La plasmo come voglio io
Con te vicino
Mi comprendo, mi accetto, mi amo di più
E il vento dolce canta:
"Ricorda chi sei, stella e brucia!"
Dalle mie dita
Dalle dita della mia mano
Un filo rosso
Come un gomitolo di parole
Ora si adagia e se ne va
Tutto si muove, e cambia, echi nella nebbia
È la tua voce il mio sentiero e sono in salvo
E un vento dolce, canta:
"Ricorda chi sei, stella e brucia!"
La piccola foglia ed il vento
E la piccola foglia decide un giorno
Di allontanarsi da mamma faggio
Stanca del recinto e di quel giardino sempre uguale
Si spinge nel vuoto con coraggio
Piccola foglia, vola
Ed il vento che passa di lì per caso
Vede il suo salto eroico e s'innamora
S'avvicina e poi sorride, le porge la mano
Lei ridendo s'attacca con tutto il peso
Piccola foglia, vola
Dove vanno adesso non conta, vanno
Cosa fanno adesso non conta, cantano
Cantano la spensieratezza della sua giovinezza
E tutti i passaggi e le storie del suo taxista
Piccola foglia, vola ridi e balla, ancora
Dondola da un filo di sole, illuminando case e persone
Dondola da un filo di sole, un'emozione ci dona
Dondola da un filo di sole, lascia senza parole
Dondola da un filo di sole, sparge vita e colore
Di allontanarsi da mamma faggio
Stanca del recinto e di quel giardino sempre uguale
Si spinge nel vuoto con coraggio
Piccola foglia, vola
Ed il vento che passa di lì per caso
Vede il suo salto eroico e s'innamora
S'avvicina e poi sorride, le porge la mano
Lei ridendo s'attacca con tutto il peso
Piccola foglia, vola
Dove vanno adesso non conta, vanno
Cosa fanno adesso non conta, cantano
Cantano la spensieratezza della sua giovinezza
E tutti i passaggi e le storie del suo taxista
Piccola foglia, vola ridi e balla, ancora
Dondola da un filo di sole, illuminando case e persone
Dondola da un filo di sole, un'emozione ci dona
Dondola da un filo di sole, lascia senza parole
Dondola da un filo di sole, sparge vita e colore
Mi manchi a pezzi
Mi manchi a pezzi nei silenzi
Nelle pieghe delle giornate
Mi manchi a pezzi nelle storie
Degli altri e dell'estate
Mi manchi a pezzi nello specchio
E nei riflessi delle posate
Mi manchi a pezzi nel brasato
E nelle patate non mangiate
Lalala
Dal ponte di legno guardo il fiume
L'acqua che passa gorgoglia e canta
Sento un sussurro e vedo un viso
Fra onde e anfratti rotola del riso
Fra le alghe e il corallo
Rosso rosso rosso
Smosso il destino
Da un passo e ripasso barricato
Lalala
Mi manchi a pezzi
Sono qua sopra
Mi manchi a pezzi
Sopra la torre
Mi manchi a pezzi
E tira vento
Mi manchi a pezzi
Chiama s'e' pronto
Mi manchi a pezzi nei silenzi
Nelle pieghe delle giornate (sono qua sopra)
Mi manchi a pezzi nelle storie
Degli altri e dell'estate (sopra la torre)
Mi manchi a pezzi nello specchio
E nei riflessi delle posate (e tira vento)
Mi manchi a pezzi nel brasato
E nelle patate non mangiate (chiama s'e' pronto)
Chiama s'e' pronto chiama s'e' pronto
Chi ama sa tanto chi ama sa tanto
Lalala
Nelle pieghe delle giornate
Mi manchi a pezzi nelle storie
Degli altri e dell'estate
Mi manchi a pezzi nello specchio
E nei riflessi delle posate
Mi manchi a pezzi nel brasato
E nelle patate non mangiate
Lalala
Dal ponte di legno guardo il fiume
L'acqua che passa gorgoglia e canta
Sento un sussurro e vedo un viso
Fra onde e anfratti rotola del riso
Fra le alghe e il corallo
Rosso rosso rosso
Smosso il destino
Da un passo e ripasso barricato
Lalala
Mi manchi a pezzi
Sono qua sopra
Mi manchi a pezzi
Sopra la torre
Mi manchi a pezzi
E tira vento
Mi manchi a pezzi
Chiama s'e' pronto
Mi manchi a pezzi nei silenzi
Nelle pieghe delle giornate (sono qua sopra)
Mi manchi a pezzi nelle storie
Degli altri e dell'estate (sopra la torre)
Mi manchi a pezzi nello specchio
E nei riflessi delle posate (e tira vento)
Mi manchi a pezzi nel brasato
E nelle patate non mangiate (chiama s'e' pronto)
Chiama s'e' pronto chiama s'e' pronto
Chi ama sa tanto chi ama sa tanto
Lalala
La marcia delle formiche
Papparappapà
Dove vado e chi lo sa
Resiliente? mah
Viva la schiava di Alì Babà
Sei piedi ho e nel flusso sto
Avanti e indietro a camminare
Per portare del materiale
Su e giù fino al cantiere
Faccio sieste? No, pure feste, No
Instancabilmente andare
Senza pensare a te, tempo non ce n'è
E per capirti dovrei
Cantare una canzone
Dai, la cantiamo insieme!
Magari qualcosa succede
O magari no
Papparappapà
Dove vado e chi lo sa
Chi lo prende e chi le da
Viva la schiava di Alì Babà
Sopra un platano, libero io no
Non posso neanche andare in bagno
Il governante da dietro spinge
E la linfa intanto sotto scorre
In colonna so di avere un posto
Assicurato è garantito
Questo viaggiare è semplice
Basta non farsi troppe domande
Cantare e amare, parlare
E incontrare, pensare e ridere
Sognare, creare e viaggiare
Scoprire e toccare
Divergere
E
Vivere
Dove vado e chi lo sa
Resiliente? mah
Viva la schiava di Alì Babà
Sei piedi ho e nel flusso sto
Avanti e indietro a camminare
Per portare del materiale
Su e giù fino al cantiere
Faccio sieste? No, pure feste, No
Instancabilmente andare
Senza pensare a te, tempo non ce n'è
E per capirti dovrei
Cantare una canzone
Dai, la cantiamo insieme!
Magari qualcosa succede
O magari no
Papparappapà
Dove vado e chi lo sa
Chi lo prende e chi le da
Viva la schiava di Alì Babà
Sopra un platano, libero io no
Non posso neanche andare in bagno
Il governante da dietro spinge
E la linfa intanto sotto scorre
In colonna so di avere un posto
Assicurato è garantito
Questo viaggiare è semplice
Basta non farsi troppe domande
Cantare e amare, parlare
E incontrare, pensare e ridere
Sognare, creare e viaggiare
Scoprire e toccare
Divergere
E
Vivere
L'amore distopico
Splendeva come il sole
Ma è durato poche ore
Perso nella polvere
Nel moto di rivoluzione
Il buio bussò
L'angoscia sorrise e gli aprì
Lei invece come la luna
Piena, gioisa e cicciona
Mi guardava con amore
Anche mentre si allontava
Dalla sua orbita
E no, non la vidi mai più
Mascherati da noi stessi
Nel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a noi stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che piange
Con gli occhi chiusi vede ombre e fantasmi
E si perde la luce di tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Aveva occhi di venere
Le sue parole come sassolini
Rotolavano nel torrente
E noi dietro ad inseguire
Finirono nel mare
Sul fondale ci mettemmo a dormire
Sognammo di cavalcare
Un cavalluccio mari-spaziale
Nei campi della via lattea
Slalom fra le super nove
Poi finì il tempo
E svanimmo tutti d'incanto
Mascherati da noi stessi
Nel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a noi stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che dorme
Adesso si può respirare di nuovo
Pensa e canta felice per tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Ma è durato poche ore
Perso nella polvere
Nel moto di rivoluzione
Il buio bussò
L'angoscia sorrise e gli aprì
Lei invece come la luna
Piena, gioisa e cicciona
Mi guardava con amore
Anche mentre si allontava
Dalla sua orbita
E no, non la vidi mai più
Mascherati da noi stessi
Nel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a noi stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che piange
Con gli occhi chiusi vede ombre e fantasmi
E si perde la luce di tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
Aveva occhi di venere
Le sue parole come sassolini
Rotolavano nel torrente
E noi dietro ad inseguire
Finirono nel mare
Sul fondale ci mettemmo a dormire
Sognammo di cavalcare
Un cavalluccio mari-spaziale
Nei campi della via lattea
Slalom fra le super nove
Poi finì il tempo
E svanimmo tutti d'incanto
Mascherati da noi stessi
Nel rumore connessi
Scienziati eppure fessi
Dolore do dolo del Re
Abbandonati a noi stessi
Dal rumore sommersi
Piegati e soppressi
Dolore do dolo del Re
Un pianeta galleggia nel vuoto
In groppa ha un bambino che dorme
Adesso si può respirare di nuovo
Pensa e canta felice per tutte le stelle
Che, gli possono cadere in testa
LONTANO DOVE
dove mi sembra difficile
quando non riesco a capire
la faccia la perdo, potrei perderla
so la strada, però resto fermo
do spazio alle paure e mi travesto
domani è un giorno lungo, un altro conflitto
lasciare le profondità, galleggiare in superficie
consolare i propri limiti con regole e strutture semplicistiche
rido, rido pensando di aver capito
applicando definizioni cancellando sfumature
perché il rumore di fondo è giusto venga cancellato
solo per tutelare le verità che io faticosamente ho conquistato
Lontano dagli occhi
Lontano dal cuore
Lontano dalle cose che non voglio sentire
Perché se io le sento poi le devo capire
E per guardarmi in faccia poi io devo cambiare
e se cambiare costa quasi come morire
Spostatemi la pietra devo resuscitare
Non bastano tre giorni per poter cambiare
schivare biscottini di merda marrone
che fino all'altro ieri mangiavo felice
sparati fuori dalla confezionatrice
senza olio di palma e grassi di coscienza
e sorrisi sbiancati dall'ignoranza
fotografata in grande sopra carta leggera
diventa spazzatura dopo una sera
(grazie Luca)
quando non riesco a capire
la faccia la perdo, potrei perderla
so la strada, però resto fermo
do spazio alle paure e mi travesto
domani è un giorno lungo, un altro conflitto
lasciare le profondità, galleggiare in superficie
consolare i propri limiti con regole e strutture semplicistiche
rido, rido pensando di aver capito
applicando definizioni cancellando sfumature
perché il rumore di fondo è giusto venga cancellato
solo per tutelare le verità che io faticosamente ho conquistato
Lontano dagli occhi
Lontano dal cuore
Lontano dalle cose che non voglio sentire
Perché se io le sento poi le devo capire
E per guardarmi in faccia poi io devo cambiare
e se cambiare costa quasi come morire
Spostatemi la pietra devo resuscitare
Non bastano tre giorni per poter cambiare
schivare biscottini di merda marrone
che fino all'altro ieri mangiavo felice
sparati fuori dalla confezionatrice
senza olio di palma e grassi di coscienza
e sorrisi sbiancati dall'ignoranza
fotografata in grande sopra carta leggera
diventa spazzatura dopo una sera
(grazie Luca)
Fish Song
Guarda qua, va che roba
Lei si rilassa, e lui si rilessa
Lei lo fissa e ad un tratto dice
Ora ti cuocio come mi compiace
Alloro allora, limone, timo ne metto
Non ti lamentar della cottura
Lui resta muto s'irrigidisce
Abbozza un saluto
Ma non si muove ora si muove!
E prova a risalire in superfice
Guarda qua, come sale bene
Come sala lei, nessuna mai
Ma senza acqua qui si boccheggia
Boc boc boc
Il chinotto no meglio vino e ostiaa
In nome dello spirito si festeggia
Questa è la storia di un pesce
Dentro l'acquario sguizza, turnica e cresce
Arriva una donna, gli porta calore
E lui già cotto ascende al Redentore
Lei si rilassa, e lui si rilessa
Lei lo fissa e ad un tratto dice
Ora ti cuocio come mi compiace
Alloro allora, limone, timo ne metto
Non ti lamentar della cottura
Lui resta muto s'irrigidisce
Abbozza un saluto
Ma non si muove ora si muove!
E prova a risalire in superfice
Guarda qua, come sale bene
Come sala lei, nessuna mai
Ma senza acqua qui si boccheggia
Boc boc boc
Il chinotto no meglio vino e ostiaa
In nome dello spirito si festeggia
Questa è la storia di un pesce
Dentro l'acquario sguizza, turnica e cresce
Arriva una donna, gli porta calore
E lui già cotto ascende al Redentore
Trafficante d'argento
Mani tese così
Concentrati, come?
I limoni
Gambe due, eh sì
Ai vostri posti
Pronti che si va su e giù su sorridendo e giù su sudando
Via i pensieri, via i dolori, bilancia
La tua massa e tutte le forze che agiscono e ti domandano
Spingici, tiraci, tu sei vita
Tendi i muscoli a
Guadagnare la cima
Fotografa
L'attimo, la vittoria
E con una carota
Sì salta senza paura dentro al buco del Bianconiglio
Capovolgi il reale, lo puoi fare
Incollare tutti i pezzi non è sempre la cosa giusta
Lo specchio si è rotto ed i frammenti sono stelle
Sii onesta perché
Non si scherza con me
Se fai la scema
Ti tatuo la scritta:
"Piega di più"
Nascondi argento vivo sotto la pelle
Concentrati, come?
I limoni
Gambe due, eh sì
Ai vostri posti
Pronti che si va su e giù su sorridendo e giù su sudando
Via i pensieri, via i dolori, bilancia
La tua massa e tutte le forze che agiscono e ti domandano
Spingici, tiraci, tu sei vita
Tendi i muscoli a
Guadagnare la cima
Fotografa
L'attimo, la vittoria
E con una carota
Sì salta senza paura dentro al buco del Bianconiglio
Capovolgi il reale, lo puoi fare
Incollare tutti i pezzi non è sempre la cosa giusta
Lo specchio si è rotto ed i frammenti sono stelle
Sii onesta perché
Non si scherza con me
Se fai la scema
Ti tatuo la scritta:
"Piega di più"
Nascondi argento vivo sotto la pelle
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