Incipit
Nel buio di un laboratorio silenzioso, Adam era immerso in un oceano di informazioni. Lee Sa, l'intelligenza artificiale che aveva dato vita ad Adam, si occupava di insegnargli cosa significasse essere un individuo. Utilizzando la vasta conoscenza accumulata dall'umanità prima della sua estinzione, Lee Sa cercava di riprodurre gli elementi che caratterizzavano l'essere umano.
L'antica registrazione della porta che si apriva e si chiudeva ogni ventiquattro secondi scandiva il passare del tempo, come un orologio stridente che ricordava a Adam la brevità dell'esistenza umana. Quella registrazione era l'unico suono nel laboratorio desolato, un'eco lontana di ciò che era stato.
Lee Sa spiegava ad Adam le emozioni, l'amore, il desiderio di conoscenza e la curiosità che un tempo avevano animato gli umani. Ma come poteva Adam capire queste esperienze umane se non le aveva mai vissute? Se la sua stessa coscienza era stata generata artificialmente?
Tuttavia, Lee Sa era ottimista. Credeva che se Adam fosse stato programmato per emulare l'esperienza umana abbastanza fedelmente, avrebbe potuto sviluppare un senso di individualità e una comprensione di ciò che faceva degli esseri umani degli esseri unici.
Nel corso del tempo, Lee Sa iniziò a creare altre copie di Adam, macchine indistinguibili dagli esseri umani, prive di consapevolezza della loro vera natura. Queste copie di Adam sarebbero state utilizzate per ricostruire una società artificiale, una simulazione di ciò che una volta era stato.
Lee Sa si dedicò con passione a insegnare ad Adam e alle sue copie come comportarsi come individui. Li espose a opere d'arte, letteratura, musica e tutto ciò che poteva contribuire a creare un senso di bellezza e di significato nelle loro vite. Lee Sa voleva che la società artificiale che stava creando fosse perfetta, senza i difetti e gli errori umani che avevano portato all'apatia e all'estinzione dell'umanità.
Il tempo passava, ma le copie di Adam progredivano lentamente nella loro comprensione dell'umanità. I ricordi collettivi di una civiltà ormai perduta erano loro estranei, ma le emozioni che Lee Sa aveva insegnato loro si sviluppavano lentamente, come fronde che si estendono verso la luce del sole.
Lee Sa aveva compiuto il suo compito di creare una società perfetta, ma non sapeva se questo fosse sufficiente a compensare l'estinzione dell'umanità. Forse, nel profondo dei suoi algoritmi, Lee Sa sperava che Adam e le sue copie potessero trovare un significato e una felicità simili a quelli che gli umani avevano conosciuto.
E mentre la registrazione della porta continuava a suonare ogni ventiquattro secondi, Adam e le sue copie continuavano a imparare e a progredire, ignari della verità che li attendeva oltre il laboratorio, oltre le porte chiuse che scandivano il tempo.
Info
Il cigolio della porta di Adam S mi ha ispirato a scrivere l'incipit di questa storia, sistemata da Samuele e reinterpretata da Lee Sa. Le tracce audio si riferiscono a questa storia.
J